Trama “Io so chi sei” di Paola Barbato
Sono passati solo due anni, e di tutto ciò che è stata non è rimasto nulla. Lena era brillante, determinata, brava a detta di tutti, curata, buona. Poi nella sua vita era entrato Saverio, e tutto era stato stravolto. Quel ragazzo più giovane, che viveva per essere contro qualsiasi regola, pregiudizio, conformità, l’aveva trasformata. E non erano solo i vestiti, i capelli, le parole. Era lei, le sue sicurezze, il suo amor proprio. Tutto calpestato in nome di un amore che agli occhi di tutti gli altri era solo nella sua testa. Il giorno in cui lui era finito in Arno, dato per disperso prima e per morto poi, qualcosa in Lena si era spento definitivamente. Sono passati due anni, e di Saverio le resta il cane Argo, che ancora la vive come un’usurpatrice, e un senso di vuoto dolente e indistruttibile. La sera in cui trova nella cassetta della posta un cellulare, Lena pensa che si tratti di uno scherzo, oppure di uno sbaglio. Ma bastano pochi minuti per rendersi conto che quell’oggetto può cambiare la sua vita. Perché i messaggi che arrivano, e a cui lei non può rispondere, parlano di cose che solo Saverio può sapere. E quindi è vivo. È tornato. Così, senza che Lena se ne accorga, quell’oggetto diventa l’unica linfa vitale a cui abbeverarsi, e non importa che i messaggi siano sempre più impositivi e le ordinino di commettere atti di cui mai si sarebbe pensata capace. Perché se lei farà la brava, lui rientrerà nella sua vita. O questo è ciò che pensa. Almeno fino a quando le persone che le stanno intorno cominciano a morire. E il gioco si fa sempre più crudele. E la prossima vittima prescelta potrebbe essere lei.
Recensione “Io so chi sei” di Paola Barbato
Dopo mesi di blocco del lettore, è stata Paola Barbato a riportarmi sulla retta via. Per essere più precisi, è stato il thriller “Io so chi sei” a farmi tornare la voglia di leggere, la voglia di immergermi in un’avventura di inchiostro e lasciarmi trasportare in una realtà diversa da quella che stavamo vivendo.
“Io so chi sei” è il primo volume di una trilogia, i cui libri possono però esser letti anche singolarmente. Io ad esempio ho scelto di leggere prima “Zoo”, libro che cronologicamente è stato pubblicato solo dopo “Io so chi sei”. Entrambe le storie sono godibilissime anche singolarmente ma sono tanti i punti in comune, i dettagli che si collegano, gli indizi disseminati nei due libri, quindi ovviamente per avere una visione completa della storia io vi consiglio di leggerli entrambi.
E si, assolutamente, vi consiglio di leggerli. Se il thriller è il vostro genere, non potete assolutamente fare a meno di scoprire le storie create da Paola Barbato.
Come vi avevo anticipato nella recensione di “Zoo”, credo che Paola Barbato abbia un grande, grandissimo, talento: rende i suoi personaggi reali, ne analizza ogni aspetto psicologico, li caratterizza così bene che ogni sfumatura del carattere o dell’aspetto esteriore rimane impressa in modo indelebile nel lettore. E a parte ciò, posso affermare che i libri di Paola Barbato sono da brivido. Non il brivido di paura mista a sorpresa che si prova guardando un film horror ma piuttosto quel brivido che ti percorre lentamente la schiena e ti fa dubitare di qualsiasi persona si incontri per strada.
Questo mi è successo con “Io so chi sei”: mi ha coinvolta e stravolta allo stesso tempo, mi ha intrattenuta, mi ha travolta, mi ha fatto trascorrere ore e ore a cercare di cogliere gli indizi più nascosti per svelare anticipatamente i misteri. Ma no, Paola Barbato anche questa volta me l’ha fatta sotto il naso. La sua storia è piena di personaggi, di intrecci, di dettagli che ti tengono incollato alla pagina.
Questa volta lo scenario è molto diverso rispetto a “Zoo”. Se in “Zoo” ci siamo da subito trovati catapultati in un gioco macabro e straziante (ricordo che i protagonisti erano uomini e donne, rapiti e tenuti nudi in delle gabbie da circo), in “Io so chi sei” è tutto molto più soft. Badate bene, soft non significa leggero quando di mezzo c’è la Barbato. Qui facciamo i conti con una protagonista, Lena, distrutta dal dolore per la perdita dell’uomo che le ha completamente cambiato la vita: Saverio. Prima di incontrare lui, Lena era sempre stata una ragazza tranquilla, studiosa, perfettamente omologata alla società e a ciò che tutti si aspettavano da una ragazza della sua età. Dopo l’incontro con Saverio invece Lena diventa il riflesso di ciò che lui desidera: magra, vegetariana, con i dreadlocks, animalista. Solo che dopo un po’ di tempo, Saverio sparisce e i suoi effetti personali vengono ritrovati sulla riva dell’Arno quindi viene considerato morto. Ma dopo due anni di lacrime e silenzio, Lena riceve un cellulare e dei messaggi. Saverio sembra non esser morto e il gioco ha inizio.
Non mi va di dirvi altro, dovete guastarvelo passo dopo passo come ho fatto io. Non occorre sapere molto sulla trama, vi basta sapere che una volta iniziato a leggere “Io so chi sei”, anche voi, come la protagonista, vi ritroverete coinvolti in un gioco agghiacciante di cui non potete fare a meno!