Recensione “La fattoria degli animali” il graphic novel

È da anni che voglio recuperare qualcosa di George Orwell ma non mi ero mai decisa a farlo. Un annetto fa ho acquistato il romanzo “La fattoria degli animali” ma poi, come spesso capita con il mucchio di libri che acquisto, è rimasto sullo scaffale della libreria a prender polvere.

Quando mi è capitato tra le mani il graphic novel dello stesso romanzo, non ho assolutamente avuto più giustificazioni.

Trama “La fattoria degli animali” il graphic novel

Gli animali di una fattoria, stanchi dei continui soprusi degli esseri umani, decidono di ribellarsi e, dopo avere cacciato il proprietario, tentano di creare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza. Ben presto, tuttavia, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con l’astuzia, la cupidigia e l’egoismo che li contraddistinguono si impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d’animo.

L’acuta satira orwelliana verso il totalitarismo è unita in questo graphic novel alla felicità di tratto e all’inventiva grafica di Odyr, capace di dare nuova vita a uno dei romanzi più celebri e significativi del Novecento.

Mi sono fiondata nella lettura di questo volume a capofitto e l’ho terminato in nemmeno un’ora.

“La fattoria degli animali”, pubblicato per la prima volta nel 1947, nasce come romanzo satirico e pungente nei confronti della situazione socio-politica del periodo storico in cui è stato scritto. George Orwell con semplicità e sotto forma di “favola allegorica” fa notare che quasi tutte le rivoluzioni avvenute nella storia si sono alla fine tramutate semplicemente in un nuovo regime.

Questo è quello che succede anche in “La fattoria degli animali”.

Nel graphic novel vediamo solo i punti salienti della storia e ne prendiamo atto attraverso le tavole di Odyr (il cui stile non rispecchia granché i miei gusti).

           

Ci ritroviamo immersi nella monotona vita della fattoria del Fattore Jones in cui gli animali vengono sfruttati e maltrattati. Sotto la guida del vecchio maggiore, un maiale (si ritiene che sia la razza animale più intelligente), tutti gli animali si riuniscono per discutere della loro situazione. Il maggiore durante la notte aveva sognato che finalmente tutti gli animali si erano coalizzati per ribellarsi alla loro situazione di schiavitù e il suo desiderio più grande sarebbe vedere realizzato il suo sogno.

Così gli animali si organizzano, si ribellano e prendono il comando della fattoria.

La loro rivoluzione nei confronti degli uomini va a buon fine e la nuova vita ha inizio: nuove regole, nuovi compiti, nuovi leader. Già perché per non mandare tutto a rotoli ci dovrà essere comunque qualcuno a tenere in mano le redini della situazione e in questo caso sono i maiali: loro assegnano i compiti, loro decidono come dividere il cibo, loro si creano un piccolo esercito di cani, loro tirano su un nuovo regime.

Una situazione spiacevole e cruda quindi quella che George Orwell ci mette di fronte ma reale e vera come non mai.

“La fattoria degli animali” in versione graphic novel è sicuramente molto più soft rispetto al romanzo che io devo ancora recuperare ma comunque ha un grande impatto emotivo sul lettore.

Io ve lo consiglio sia che voi abbiate già letto l’omonimo romanzo sia che siate al primo approccio con questo autore che nella sua distopia ci racconta una situazione sociale molto, troppo attuale e vera!

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