Catena Fiorello, scrittrice, autrice televisiva e conduttrice, ha all’attivo un bel po’ di titoli interessanti. Per me è invece stata una scoperta perché non avevo mai letto nulla di suo. Il primo approccio con l’autrice italiana Catena Fiorello è stato con il suo ultimo romanzo giunto in tutte le librerie il 13 febbraio 2019 grazie a Giunti Editore.
Tutte le volte che ho pianto di Catena Fiorello
Trama: Tutte le volte che ho pianto
Nell’autunno tiepido di una Messina dalle spiagge ormai deserte, Flora corre ogni mattina sul bagnasciuga: il vento, il sole, la pioggia, le nuvole, il rumore del mare sono divenuti per lei compagni indispensabili. Una disciplina che le dona calma, adesso che, a quasi quarant’anni, sta cercando di riprendere le redini della sua vita. Il matrimonio con Antonio, sposato da giovanissima, è andato in frantumi dopo l’ennesimo tradimento di lui, sempre in cerca di nuove avventure che non approdano mai a nulla. Eppure Flora non riesce a dimenticarlo e vacilla ogni volta che lui torna a corteggiarla, alimentando le illusioni della figlia quindicenne Bianca. Ma la sua vita è già abbastanza complicata, con un bar da gestire e una madre anziana che non ha mai superato la morte del marito e, soprattutto, la perdita di Giovanna, la sorella maggiore di Flora: bellissima, indomabile e carismatica, uccisa a vent’anni in un tragico incidente. E adesso Flora trema vedendo che la figlia Bianca, per uno strano destino, coltiva il sogno di diventare attrice proprio come un tempo Giovanna. Ma a scombinare di nuovo le carte, un giorno arriva Leo, con la sua aria da James Dean e un passato che lo lega a quei luoghi, dove sta per produrre un film. E con i suoi modi affascinanti, si insinua pericolosamente nei pensieri di Flora… Ma perché Leo sembra sapere tante cose su di lei? Cosa si nasconde dietro il suo interesse per Flora? Può realmente fidarsi di quest’uomo così misterioso?
Recensione “Tutte le volte che ho pianto” di Catena Fiorello
Ho iniziato a sfogliare e leggere questo titolo convinta di trovarmi davanti una storia strappalacrime e sdolcinata, troppo lontana dalla mia comfort zone. Io non amo questo tipo di storie ma, avendo tra i buoni propositi quello di leggere generi letterari diversi dal solito, ho scelto di puntare più sull’autrice che sulla storia. Catena Fiorello mi ha sempre incuriosita quindi, più convinta da lei che affascinata dalla trama, ho scelto di leggere “Tutte le volte che ho pianto”.
Continua a non essere la mia comfort zone ma devo confessare che è stata una lettura piacevolissima.
Un racconto intimo e delicato che descrive una donna in cui chiunque può riconoscersi: Flora. La sua vita non è tutta rose e fiori, come non le è quella della maggior parte di noi. Flora ha dovuto fare i conti con la crudeltà del destino già da ragazzina quando, in una sera apparentemente come tante altre, la sua sorellona Giovanna è uscita di casa in motorino e non è mai più rientrata. Giovanna era un vulcano di positività, sogni, bellezza, aspirazioni. O almeno questo era quello che Flora riusciva a vedere.
Quando una famiglia perde uno dei suoi componenti, è come quando un vaso si schianta sul pavimento. Tanti grossi pezzi e mille schegge che nessuno potrà mai riuscire a riattaccare insieme perfettamente. Ci si può provare e anche apparentemente riuscire ma rimarranno sempre pezzettini mancanti, crepe e colla di troppo.
A Flora rimane un vuoto dentro e una madre che, dopo aver perso anche il marito, si sta lentamente spegnendo. Per Flora non è sempre facile ma ogni mattina si alza dal letto indossando il sorriso migliore che riesce a scovare per sua figlia, per sua madre, per i clienti del suo bar.
Con uno stile narrativo scorrevole e pulito da qualsiasi tipo di fronzoli inutili, Catena Fiorello ci fa scoprire la sua protagonista e ci fa sentire vicini a lei. Probabilmente non abbiamo vissuto lo stesso percorso ma è inevitabile non immedesimarsi nella protagonista perché quello che vive e come lo vive è qualcosa di naturale, semplice, intimo.
“Tutte le volte che ho pianto” è una finestra sulla vita di una donna comune. È una lettura adatta a tutti i tipi di lettori (ovviamente in età giusta da poter apprezzare e riconoscersi), che si legge rapidamente e piacevolmente.
Perfetto per i lettori che amano le storie drammatiche ed emozionanti.