“Al capolinea dell’ultimo sogno” di Barbara Di Clemente, il romanzo che mi ha fatto compagnia negli ultimi giorni d’estate. Io che amo le giornate piene di sole e di allegria, puntualmente, con l’arrivo dell’autunno divento malinconica. Mi sono lasciata questo libro, dalla copertina così estiva, proprio per i giorni di passaggio e non avrei potuto scegliere momento migliore.
Un piccolo estratto di “Al capolinea dell’ultimo sogno”
Non sprechi un minuto del tempo che le rimane: cammini piano, ma cammini, rida anche per le battute stupide e si meravigli sempre di tutte le cose belle che la circondano. Perché, in fondo, la vita è un gran bel viaggio, a patto che lei non si dimentichi di timbrare il biglietto tutte le mattine!
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Sebastiano è un ingegnere di ottantaquattro anni in sedia a rotelle, parcheggiato dai figli a Villa Serena, una casa di riposo di lusso. L’uomo passa le giornate a riflettere sulla sua vita, discreta e solitaria, trascorsa all’ombra di una famiglia che l’ha sempre ignorato. Un giorno a Villa Serena arriva Mario Boduoli, un nuovo ospite con una fisicità imponente e dei modi di fare grossolani che poco si sposano con quelli degli altri. Una volta risolto il mistero della sua identità, viene lanciata una sfida a Sebastiano: se riuscirà entro tre mesi a insegnare le buone maniere al nuovo arrivato, otterrà l’ambita stanza affacciata sul mare. Inaspettatamente, a cambiare sarà proprio Sebastiano, che grazie al suo nuovo amico si troverà per la prima volta faccia a faccia con se stesso, realizzerà sogni fino a quel momento neanche immaginati e inizierà a vivere davvero, scoprendo che il suo viaggio ha ancora in serbo molte sorprese…
Recensione Al capolinea dell’ultimo sogno di Barbara Di Clemente
“Al capolinea dell’ultimo sogno” è edito BookaBook.it, editore che conosco da poco tempo ma che mi ha conquistata da subito. È il secondo libro che leggo di questa realtà editoriale e come per il primo rimango sempre colpita dalla qualità e dalla cura nei dettagli nonostante il libro sia in brossura. Nessun refuso di stampa, ottimo lavoro di editing, formato maneggevole e comodo… lo dirò fino allo sfinimento, andate a dare uno sguardo al loro catalogo perché meritano davvero.
Oltre all’ottima qualità del prodotto fine a sé stesso, “Al capolinea dell’ultimo sogno”, custodisce una storia altrettanto meritevole.
Nulla di eccessivamente originale, nulla di sconvolgente ma la delicatezza e la dolcezza con cui l’intera storia viene raccontata arriva dritta al cuore del lettore. È la storia di Sebastiano, un vecchietto che nella vita, pur essendo stato fortunato a livello economico, non lo è mai stato altrettanto a livello affettivo. Sebastiano, di famiglia ricca, ha sempre vissuto una vita impostata per colpa della madre che ha sempre imposto un certo tipo di comportamento, di abbigliamento, ecc… Le emozioni, l’entusiasmo eccessivo, i giochi, le marachelle, non erano concesse. Sebastiano è cresciuto così nel grigiore di abitudini non adatte alla sua età, additato e deriso dai coetanei sempre troppo cattivi nei confronti di chi non è esattamente uguale alla massa. Privato di sentimenti e di emozioni, ha accettato un matrimonio combinato continuando a sopravvivere senza mai provare a vivere.
Noi lo conosciamo ormai ottantaquattrenne, in una casa di riposo, al capolinea della vita. Un uomo anziano, senza sentimenti, rassegnato a terminare la sua vita grigia senza brividi e senza sorrisi. Ma è con il secondo protagonista del romanzo (Mario Boduoli) che le pagine, così come Sebastiano, iniziano a prendere vita. Una scommessa a dare il via a tutto: imparare le buone maniere a Mario, omaccione che con le buone maniere ha veramente poco in comune. Mario non conosce i grandi compositori, non legge poesie, non sa nemmeno cosa sia il galateo ma sa ridere, sa godersi la vita.
Lo stile scorrevole dell’autrice Barbara Di Clemente e la voglia di riscatto del protagonista, rendono la lettura interessante e scorrevole. Non ci si aspetta grandi avventure da due vecchietti ma ci si aspetta grandi emozioni, grandi insegnamenti. Ed effettivamente è questo che custodisce il libro “Al capolinea dell’ultimo sogno”, un insegnamento che non dovremmo mai dimenticare e che ho riportato all’inizio dell’articolo:
Non sprechi un minuto del tempo che le rimane: cammini piano, ma cammini, rida anche per le battute stupide e si meravigli sempre di tutte le cose belle che la circondano. Perché, in fondo, la vita è un gran bel viaggio, a patto che lei non si dimentichi di timbrare il biglietto tutte le mattine!