Riesco finalmente a ritagliarmi un po’ di tempo per scrivere. A fine giornata, quando ormai tutto quello che doveva succedere è accaduto, quando si può calare il sipario in attesa del nuovo giorno, ci si può finalmente fermare a riflettere. E forse non potevo scegliere orario migliore per parlarvi del libro che ho finito qualche giorno fa:
Il sole sorge anche d’inverno di Manuela Bertuletti
[amazon_link asins=’8862471726′ template=’ProductAd’ store=’caffeletterario-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5b6ee78a-c0ad-11e8-b5aa-3db08e3f5aed’]Trama “Il sole sorge anche d’inverno”:
Cinque donne, salite sullo stesso vagone di una metropolitana, incrociano i loro sguardi. Le loro storie non si somigliano ma qualcosa le accomuna: un viaggio interiore e reale, attraverso il quale cercano di riafferrare la propria vita e di imparare a scorgere il sole anche d’inverno.
Recensione Il sole sorge anche d’inverno di Manuela Bertuletti
Sulle note di World Gone Mad dei Bastille ripenso a questa breve, brevissima lettura. Infilato nelle ultime ore della mia maratona di lettura e scelto proprio perché, essendo ormai agli sgoccioli, non avrei potuto leggere più di un centinaio di pagine.
Ho deciso così di addentrarmi nella storia nata dalla penna di Manuela Bertuletti: “Il sole sorge anche d’inverno“.
Copertina dai colori caldi e coinvolgenti, un titolo che per come sono fatta io sento molto vicino sia per il messaggio letterale che metaforico.
Non amo l’inverno, è una stagione in cui il mio cuore si riempie di malinconia; amo il fuoco del camino e le tisane calde ma non il grigio che impregna il cielo o il sole che scompare troppo presto.
Il libro di Manuela Bertuletti è una sorta di grido di speranza, una secchiata di acqua fredda in faccia a chi come me in alcuni momenti si lascia trascinare dalla malinconia. Sentirsi dire, nonostante sia una cosa scientificamente scontata, che il sole sorge anche d’inverno, per me è come se qualcuno mi avesse spronata ad andare avanti. La vita non sarà mai perfetta, per nessuno purtroppo, ma il sole sorgerà comunque e inonderà la strada di ognuno di noi. Finché continuerà a farlo tutti avremo la nostra giornata di sole.
Sto un po’ divagando lo so. Solitamente rimango più legata alla trama dei libri che ho letto, vi racconto cosa succede ai protagonisti, provo a farvi capire lo stile dell’autore. In questo caso però è un po’ diverso.
Innanzitutto il libro conta solo una sessantina di pagina, i capitoli a volte sono di sole tre facciate e sono intervallati da poesie. Riassumervelo significherebbe raccontarvi tutto, non resterebbe nulla a voi da leggere.
Ho pensato quindi che fosse più prezioso e bello, confidarvi quello che questo libro aveva suscitato in me a livello personale e anche più intimo.
Spero di leggere un romanzo più corposo dell’autrice perché questo è stato veramente troppo breve anche per capire a fondo le cinque donne protagoniste dei vari racconti brevi.
Ma ve lo consiglio soprattutto se siete in un periodo un po’ complicato.
Non aspettatevi un saggio su come essere felici o un romanzo che vi racconterà grandi avventure. Prendetelo per quello che è. Una lettura breve ma ricca di significato.
Solo se riuscirete a leggere tra le righe potrete apprezzarlo.