Buongiorno ragazzi,
trascorso un buon fine settimana?
Io speravo di riuscire a ritagliarmi un pò’ di tempo per scrivere questa piccola recensione su un libro che mi ha fatto sognare ma poi sono stata sopraffatta dai pranzi familiari e dalle letture in corso, così è slittato ad oggi. Finalmente vi parlo di “Olga di carta. Il viaggio straordinario”, un libro che (anche se non avete voglia di andare fino in fondo al post e leggere tutta la recensione) dovete assolutamente leggere!
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- Titolo: Olga di carta
- Sottotitolo: Il viaggio straordinario
- Autore: Elisabetta Gnone
- Editore: Salani
- Pagine: 304
- Prezzo copertina: € 14.90
Trama “Olga di carta. Il viaggio straordinario” di Elisabetta Gnone:
Olga Papel è una ragazzina esile come un ramoscello e ha una dote speciale: sa raccontare incredibili storie, che dice d’aver vissuto personalmente e in cui può capitare che un tasso sappia parlare, un coniglio faccia il barcaiolo e un orso voglia essere sarto. Vero? Falso? La saggia Tomeo, barbiera del villaggio, sostiene che Olga crei le sue storie intorno ai fantasmi dell’infanzia, intrappolandoli in mondi chiusi perché non facciano più paura. Per questo i racconti di Olga hanno tanto successo: perché sconfiggono mostri che in realtà spaventano tutti, piccoli e grandi. Un giorno, per consolare il suo amico Bruco, dal carattere fragile, Olga decide di raccontargli la storia della bambina di carta che partì dal suo villaggio per andare a chiedere alla maga Ausolia di trasformarla in una bambina normale, di carne e ossa. Il viaggio fu lungo e avventuroso: Olga s’imbatté in un venditore di tracce, prese un passaggio da un ragazzo che viveva a bordo di una mongolfiera e da un altro che attraversava il mare a remi. Più volte rischiò la vita, si perse, ma fu trovata da un circo. E quando infine trovò la maga, solo allora la bambina di carta comprese quante cose fosse riuscita a fare…
Recensione Olga di carta. Il viaggio straordinario di Elisabetta Gnone
In un anno di letture, di libri che riescono a farmi viaggiare con la fantasia, che riescono ad assorbirmi completamente e che mi fanno venir voglia di non smettere mai di leggere, si contano sulle dita di una mano.
L’ultima volta che una storia mi aveva catturata e portata in un mondo immaginario e fantastico, è stato con “Il ladro di nebbia” di Lavinia Petti. Quest’anno sono stata fortunata perché solo al secondo libro dell’anno sono rimasta incantata, questa volta grazie alla penna di Elisabetta Gnone.
Ho preso in mano “Olga di carta” con il timore di ritrovarmi di fronte ad una storia per l’infanzia, molto fiabesca ma anche molto elementare. Quello in cui mi sono immersa è stata invece una sorpresa stupenda: Olga di carta indossa le vesti di una fiaba ma tra le pieghe di quel vestito si nasconde molto di più.
Il sottotitolo “Il viaggio straordinario” non mente, Olga di carta, la piccola e delicata protagonista della storia è costretta ad affrontare un viaggio lungo ed avventuroso alla ricerca di una maga in grado di aiutarla.
Olga di carta è in realtà il frutto della fantasia (o forse no) della vera protagonista del libro, Olga. Una bambina generalmente taciturna ma che con le sue storie riesce ad ammaliare l’intero paese, riesce a spaventare chi ha il terrore dei pregiudizi, riesce a conquistare il cuore dei bulletti di paese e soprattutto riesce a consolare l’amico un po’ goffo spesso oggetto di scherno dei ragazzini più grandi.
E’ per lui che Olga inizia a raccontare la storia della bambina di carta: essere di carta non è facile (bisogna stare attenti alla pioggia per non sciogliersi, bisogna stare alla larga dal fuoco per non bruciare, bisogna avere sempre fogli e colla per ripararsi) ma la cosa più difficile è non essere “normale”.
Per Olga di carta, essere normale vuol dire avere braccia e gambe fatte di carne e ossa, significa avere capelli veri e vestiti di stoffa (troppo pesanti per il suo sottile corpo di carta). Il suo desiderio di diventare uguale agli altri, di smettere di essere diversa, la spingono lontana dalla sua casa e dalla sua adorata mamma, alla ricerca della maga Ausolia, l’unica che avrebbe potuto renderla felice avverando il suo desiderio di diventare una bambina normale.
Inizia così un viaggio difficile, lungo e avventuroso: Olga incontra persone e animali bizzarri, affronta difficoltà insormontabili, conosce nuovi amici e rischia la vita più volte… ma niente arresta il suo viaggio perché Olga è tenace, forte, coraggiosa e determinata. Doti che scopriamo viaggiando al suo fianco, immersi nelle parole della storia, immersi nel fiabesco stile di Elisabetta Gnone, godendoci le stupende illustrazioni che si alternano ai capitoli.
Per Olga il viaggio arriva al termine e arriva per lei il momento di riflettere, cosa che inevitabilmente è costretto a fare anche il lettore: cos’è realmente normale e cos’è diverso? Perché la diversità ci spaventa? Perché non si riesce a comprendere che anche chi all’apparenza sembra diverso da noi ha sentimenti e paure come noi?
Non posso aggiungere altro anche se continuerei a parlarvene volentieri, vi dico solo di comprarlo e leggerlo prima possibile, magari un capitolo prima di andare a dormire… come se fosse una favola della buona notte, come quando eravate piccini! 🙂